Storia della Biblioteca
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L’unione dei Canonici Regolari di S. Secondo con gli Eremiti di S. Agostino del monastero di S. Ambrogio, avvenuta fin dal 1413, portò a S. Secondo stabilità economica e una rinnovata famiglia religiosa: infatti è nel Cinquecento che la Canonica eugubina iniziò a godere uno tra i momenti più interessanti della sua storia.
Le notizie relative alla biblioteca sono un po’ incerte e lacunose per le varie soppressioni governative che vi furono nei confronti degli ordini religiosi e senza dubbio due tra quelle più importanti furono la soppressione napoleonica (1810) e quella sabauda (1866).
Prima del 1810, nel Settecento, almeno due Canonici redassero il catalogo di tutti i libri esistenti nella Canonica di S. Secondo: si ebbe un manoscritto in ottavo di fogli 35, mancante delle pagine 13 e 14, probabilmente incompleto.
I 612 volumi furono classificati secondo un determinato canone: Autori greci (45 volumi); Filosofi (83); Oratori (32); Vite dei Santi (21); Autori di lettere (7); Poeti (31); Medici (7); Moralisti (68); Scrittori di spiritualità (58); Storici (68); Predicatori (135); Sacri Espositori (57).
Inoltre la biblioteca raccoglieva opere di letteratura latina, greca e araba con relative grammatiche e vocabolari, varie edizioni della Bibbia, commentari dei Salmi, dizionari geografici, volumi di medicina, testi di apologetica e molte opere relative alla predicazione. Oltre a ciò, sono presenti l’opera omnia di Tommaso da Kempis, quella di Sant’Alfonso dei Liguori , varie opere dell’eugubino Paolo Beni e il volume “Fabbrica degli orologi solari” del Canonico Regolare Valentino Pini.
Non tutti i volumi sopra indicati sono ad oggi rintracciabili nell’attuale biblioteca. Con molta probabilità, quando nel 1802 si iniziò ad avere sentore della soppressione dei monasteri, i religiosi rimasti, dovendo riparare presso le proprie famiglie, portarono con sé qualche volume della biblioteca, come legame spirituale con i confratelli.
Attualmente, la Biblioteca “Agostino Steuco” dei Canonici Lateranensi di Gubbio custodisce 18037 volumi ed è costituita da cinque Fondi: quelli di San Secondo, San Giuseppe, San Pietro in Vincoli, Sant’Andrea di Vercelli, dei Canonici Regolari Lateranensi, ed il costituendo Fondo De Gregori.